Lettera di Tomaso Montanari per pubblicizzare il libro Rottama Italia che potete trovare qui
«No, non si può sempre stare a guardare», dice il tenente Innocenzi (Alberto Sordi) di Tutti a casa di Comencini: e lo dice reagendo all’8 settembre del 1943, data fatale del «disfacimento dello Stato» (Emilio Gentile). Ogni generazione è chiamata a reagire ad un suo 8 settembre: il nostro si chiama Sblocca Italia. Tra le tante ‘riforme’ presentate dal governo Renzi-Berlusconi questa appare la più feroce, la più immediatamente distruttiva, la più regressiva. Pur di costruire, favorire la speculazione, oliare il binario degli interessi privati, il decreto di Maurizio Lupi che sta per arrivare in discussione alla Camera si propone di scardinare un intero sistema di tutele non dell’inerzia, ma della salute dei cittadini e di quella del territorio e del paesaggio. La parola d’ordine è deregulation: bomba libera tutti per il cemento. E per la corruzione: sottoprodotto inevitabile (ma forse nn imprevisto) di questa norma, come ha notato la Banca d’Italia. Il sistema Expo esteso all’Italia intera, insomma.